mercoledì 23 maggio 2018

WWW Wednesday

Ciao a tutti, Gufetti del Bosco!
Sto cercando di riprendere a postare le solite rubriche e a breve posterò anche una nuova recensione.

Cosa sto leggendo?
Sto rileggendo "Il delitto del conte Neville" di Amelie Nothomb per il gruppo di lettura del mio paese. Infatti mi ricordo che quando lo avevo letto, avevo fatto una certa riflessione sul libro, ma non mi ricordo quale e spero che rileggendolo mi torni in mente.

Cosa ho appena finito di leggere?
"Corrotto" di Ben Joullan. Un libro particolare, di cui spero di postare presto la recensione.

Cosa leggerò?
Probabilmente riprenderò a leggere a luglio per via degli esami universitari. Comunque sia vorrei riprendere Il Signore degli anelli, dato che mi manca l'ultimo libro della trilogia.

E voi? Come stanno andando le vostre letture?

venerdì 18 maggio 2018

Pensieri e Parole #43- Calvino

Cari Gufetti,
Riprendo a scrivere il mio blog con una rubrica che avevo abbandonato da tempo: Pensieri e Parole, nella quale condividevo con voi una citazione e un mio pensiero sulla suddetta. Penso di essere arrivata alla citazione n.43, che ora vi lascio.

Prendete la vita con leggerezza, che non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.
-Italo Calvino

La frase è attribuita a Calvino, in particolare alla "Lezione americana" sulla Leggerezza, tuttavia nel libro non si trova questa frase. Forse l'ha pronunciata in pubblico, forse è solo una sintesi di un concerto che però è espresso nella Leggerezza.

Comunque sia, questa frase sta diventando il mio stile di vita, infatti penso che a volte una persona si concentri troppo su una questione, senz'altro grave o importante e talmente dà importanza alla questione, che arriva a fossilizzarsi su di essa, facendola diventare un macigno che continua a gravare sulla sua vita e che non permette di vivere serenamente. Per questo ritengo che a volte sia necessario essere un po' "leggeri" e non superficiali, riconoscendo la gravità del problema, ma sapendo andare oltre, proprio come dice Calvino nella Leggerezza facendo riferimento a un immagine del Decameron: Cavalcante è in un cimitero ed è schernito da un gruppo di persone, ma con un balzo leggero salta al di là delle tombe e se ne va.

Cosa ne pensate? Ritenete che questo tipo di leggerezza sia necessaria?